domenica 3 maggio 2009

Perchè complichiamo le cose semplici?

Sarebbe stato facile fin dall'inizio. Ma poi superato un certo momento si giunge al cosiddetto punto di non ritorno. Dopo quel fatidico giorno, in cui mi sono morsa la lingua e non ho detto quello che pensavo, anzi ho detto l'esatto contrario, la situazione si è complicata. Da quel momento è stato difficile dire qualsiasi cosa, ciascuno trincerato dietro la propria maschera, ognuno nascosto dietro il proprio ruolo.
Sarebbe stato un cliché, ha detto la mia amica Ila.
Anche tu però...come al solito ammiccante ed evasivo, a volte allusivo non mi hai mai reso la vita facile.
Ci ho provato e riprovato, non so quante volte, ad esserti amica. Mi ero convinta che potevo farcela, che non mi facevi più alcun effetto, e poi in 3 maledetti minuti ricrollavo, incapace di reggere di fronte a tanta intensità.
Ma figurati tu non l'avrai nemmeno capito. E magari non l'hai nemmeno vissuto!
E quindi quell'energia era solo mia? Io la generavo, io l'alimentavo, io mi ci logoravo?
Peccato, sarebbe stata una cosa tanto semplice, parlare, capire, chiarire, magari amare...e invece complichiamo sempre tutto. Facciamocene una ragione. Le cose semplici, e la loro bellezza, non sono di questo mondo, umano. Marte e Venere sono troppo distanti.

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