sabato 16 maggio 2009

La legge dell'attrazione

Quanto scritto non ha nulla a che vedere con l'attrazione uomo-donna, o comunque non si riduce solamente a questo.
Io sono energia, siamo tutti energia. Questa teoria sostiene che noi attraiamo quello che pensiamo. Questo vale anche se la frase o il pensiero inizia con un "non".
Per esempio se io pensassi intensamente "non voglio più uomini gelosi" tac, come per incanto mi ritrovo un uomo bilancia geloso e mezzo pazzo che di equilibrato non ha proprio nulla.
Adesso ho capito, quindi. Devo concentrarmi su cosa voglio veramente, su quali obiettivi voglio raggiungere. Perchè io sono energia ed attraggo energia.
Vediamo...voglio ...voglio...i-n-n-a-m-o-r-a-r-m-i.
Gente, se funziona abbiamo risolto il problema delle fonti di energia eco-sostenibili.
In un colpo solo divento azionista di maggioranza dell'Enel, perdo 3 kg, risolvo il problema rughe (e non scendo troppo in dettagli) e le mie amiche ninfomani danno un party con cocktail a base di Polase, visto che la mia pressione bassa a questo punto salirà più dell'indice Nikkei negli anni '90.

lunedì 11 maggio 2009

Ho una passione dunque esisto

Che meraviglia avere una passione. Che ricchezza averne tante.
C'è chi come me mangerebbe tutto quello che cucina e cucina tutto quello che ama mangiare, a tal punto che non so più se la mia passione è cucinare o la libidine che il cibo mi procura.
E poi c'è il Tango. E poi ci sono le mie millestoriediunatanguera. E poi la vita, con passione.
E c'è MG. Lui balla Tango, quindi è un ballerino? Lui caccia immagini con il suo occhio indiscreto, quindi è un fotografo? Lui ama la musica, quindi è un musicista? No, non è finita. Per i suoi ragazzi lui è il Prof.
Me li ricordo io i miei Prof. Mi era difficile persino immaginarli in una vita al di fuori della scuola e della sola materia che tentavano di insegnarmi. E chissà se lo sanno loro, i ragazzi, che lui è tutte queste cose e tante altre ancora. Chissà se lo sanno loro che è così ricco.

giovedì 7 maggio 2009

I have a dream

La scorsa notte ho fatto un sogno. Anzi, IL SOGNO. Ho sognato che mi ero innamorata, di nuovo.
Lui era bello, affettuoso ed io ero totalmente invasata, completamente immersa nella fase piena dell'innamoramento. Già, perchè come F.Alberoni ci ha insegnato dalle pagine dei suoi saggi e alle lezioni di Sociologia del I° anno, una cosa è l'Amore ed un'altra l'Innamoramento. Se vogliamo semplificare possiamo vederle come consequenziali. Ma non è solo questo.
Le rane nella pancia quando lo vedi sono innamoramento. Le carezze della buona notte sono amore.
Le pericolose asistolie quando squilla il telefono sono innamoramento. Ti faccio la camomilla nel cuore della notte perchè hai esagerato con i Negroni è amore.
Fisso quella maledetta porta tutta la sera nella speranza di vederti entrare è innamoramento. Ti aspetto fino alle 22 per la cena è amore.
Mi cambio 6 volte d'abito, mi cospargo di Chanel n.5 e mentre mi specchio nel riflesso ci vedo te è innamoramento. Metto quel vestito nero bon ton perchè ti piace tanto è amore.
Ti vedo perfetto e sogno come saranno i nostri figli è innamoramento. Accettano che mi si dica che nostro figlio è tutto suo padre è amore.
Passo più tempo a pensare a te che al cibo è innamoramento. Preparo la tua cena preferita anche se avrei preferito che mi portassi a mangiare un sushi è amore.
La scintilla e lo scoppiettio di quando i ceppi si asciugano dall'umidità sono innamoramento, ma il fuoco che scalda nel camino per ore e che irradia luce è amore. Attenzione però, non siamo mica nati tutti fuochisti. Saper alimentare il fuoco è arte rara. E l'amore, come il fuoco, ha bisogno di esser tenuto vivo. E mai senza ossigeno, per non soffocare.

mercoledì 6 maggio 2009

La mia Buenos Aires

E' tutto l'anno che aspetto, anche se cerco di non pensarci troppo. Ogni tanto però cedo alla tentazione e mi faccio coccolare dai mille ricordi.
La città immensa, gli odori, le empanadas, el bife, l'aria pungente quando il sole tramonta, i club sandwich a Porto Madero, le suole delle Nike consumate tra le strade di San Telmo, le case da cartolina, il piropo, i Gotan Project nel mio I-Pod, la mappa lisa sempre in tasca, il cappuccio sulla testa, la crema de leche, la Posada de la Luna, Paco y Eli, le scarpe di Commes il Faut, Loredana e Renato, la fiera di San Telmo, le fotografie appese, i cortili, el Tangauta, i barrios, la Boca, il mate, il vino tinto, le lezioni da Tango Bruco, la Viruta, il Salon Canning, la Pratica X, Porteno y Bailarin, le midialuna calde a colazione, scene di un film girato alla Confiteria Ideal, gli autobus coloratissimi e fumosi, il purè di carabaza, i parchi, i pesos, i cartoneros, il Cafè Tortolì, Thanos Kassidis, Gaston Torelli, quel favoloso abbraccio di Armando, le pratiche tanguere con Damian, il seminario al femminile di Graciela Gonzales e le sue teorie sulla vagina, le noccioline tostate all'angolo della strada tornando a casa, Maria y Felipe, i taxisti gentili, il massaggio a fine giornata, il bagno blu puffo, il parquet che scricchiola, il mio quarto "Luz de Luna", i cellulari walky talky, il ciao che significa arrivederci, la musica ovunque, il Tango, il Tango, il Tango...

domenica 3 maggio 2009

Perchè complichiamo le cose semplici?

Sarebbe stato facile fin dall'inizio. Ma poi superato un certo momento si giunge al cosiddetto punto di non ritorno. Dopo quel fatidico giorno, in cui mi sono morsa la lingua e non ho detto quello che pensavo, anzi ho detto l'esatto contrario, la situazione si è complicata. Da quel momento è stato difficile dire qualsiasi cosa, ciascuno trincerato dietro la propria maschera, ognuno nascosto dietro il proprio ruolo.
Sarebbe stato un cliché, ha detto la mia amica Ila.
Anche tu però...come al solito ammiccante ed evasivo, a volte allusivo non mi hai mai reso la vita facile.
Ci ho provato e riprovato, non so quante volte, ad esserti amica. Mi ero convinta che potevo farcela, che non mi facevi più alcun effetto, e poi in 3 maledetti minuti ricrollavo, incapace di reggere di fronte a tanta intensità.
Ma figurati tu non l'avrai nemmeno capito. E magari non l'hai nemmeno vissuto!
E quindi quell'energia era solo mia? Io la generavo, io l'alimentavo, io mi ci logoravo?
Peccato, sarebbe stata una cosa tanto semplice, parlare, capire, chiarire, magari amare...e invece complichiamo sempre tutto. Facciamocene una ragione. Le cose semplici, e la loro bellezza, non sono di questo mondo, umano. Marte e Venere sono troppo distanti.