venerdì 6 agosto 2010

Tutto

Tutto quello di cui sono stanca. Tutto quello che vorrei fare. Tutto quello che vorrei dire. Tutti i posti dove vorrei andare. Tutto quello che devo ancora imparare. Tutti gli sbagli fatti. Tutte le discussioni inutili. Tutto il tempo perso. Tutte le lezioni imparate. Tutta la pazienza. Tutte le attese. Tutti i battiti. Tutti i no. Tutti i basta. Tutte le riunioni inutili. Tutti i progetti iniziati. Tutti i progetti abbandonati. Tutti i sogni infranti. Tutte le speranze. Tutti i momenti a guardare l'orologio. Tutto il tempo insieme. Tutti gli amici. Tutte le chiacchiere. Tutti i bicchieri. Tutto il sonno. Tutti gli abbracci. Tutto il calore. Tutto il freddo. Tutta la freddezza. Tutto l'entusiasmo. Tutta la passione. Tutti i km. Tutte le telefonate. Tutti gli sms. Tutte le scarpe. Tutti i libri. Tutti gli occhi rossi. Tutte le lacrime. Tutte le risate. Tutti i "vaffanculo". Tutti i "macchissenefrega". Tutti i "vediamo". Tutte le volte che "celapossofare". Tutti le volte che "misentoscarica". Tutte le volte che "farel'amoresenzal'amore". Tutte le compensazioni. Tutti i massaggi. Tutto quello che devo ancora sapere di me. Tutte le idee che mi frullano in testa. Tutte le domande senza risposta. Tutte le bugie. Tutte le non domande. Tutte le paure. Tutti i se. Tutti i ma. Tutte le belle notizie. Tutte le carezze. Tutti i "vorrei". Tutti gli sguardi. Tutte le anime affini. Tutta l'energia. Fra tutti un solo tutto mi manca.

sabato 13 marzo 2010

Basta che funzioni II

Eh sì, perchè una ci può credere quanto vuole ma poi c'è sempre un fottutissimo "ma".
E per carità i ma e i se mi stanno bene, ma quando diventano una sequenza sconnessa e illogica di "ma-se-però-dai-arima-arise..." allora come dice Alice in wonderland: "questo è il mio sogno e io sono chi voglio essere e vado dove mi pare". Non fa una piega. Come a dire "non voglio più stare al gioco di nessuno".
E me ne strafrego dei giudizi spiccioli e degli indici puntati per evitare di guardarsi dentro.
Coraggio...appunto coraggio...ma di che stiamo parlando?
O meglio di che stiamo scrivendo? Mi sto domandando cosa mi infastidisca così tanto.
La forma? La sostanza? Il mittente? Beh proviamo ad analizzare per punti.
1 - La forma. Una bella mail tagliente e accusatoria come risposta, con un ritardo di 2 gg sulla domanda. Beh già questo potrebbe far girare vorticosamente gli zebedei. Siamo messi così? L'evoluzione ci ha portati a dire che possiamo scoparci uno sconosciuto ma non possiamo guardarlo in faccia e dirgli cosa pensiamo? Jesus...
2 - La sostanza. Qui c'è di tutto. Contraddizioni comprese. Ma "molto alla leggera" batte tutte le argomentazioni.
3 - Il mittente. Uno splendido esemplare, mi si dice non raro, di maschio egoista ed egoriferito. Un'imperfetta sintesi tra Superman e Flash. Il Flash se lo merita per la rapidità di cambiamento di pensiero. Ma rileviamo tracce anche di un certo dualismo inespresso alla maniera Dr. Jackil and Mr. Hyde. Praticamente un caso da Quark.
Quindi credo che ancora per qualche giorno continuerò a chiedermi cosa, fra tutte le sfumature della questione, mi infastidisca di più. E continuerò a chiedermelo perchè significa che io mi dissocio da questo comportamento. Non lo capisco e non lo voglio capire. Non mi corazzerò mai abbastanza da questi personaggi. Povera me. Ma soprattutto povero te.

mercoledì 24 febbraio 2010

Basta che funzioni!

Rimpianti o rimorsi. Ragione o sentimento. Istinto o riflessione. E potremmo andare avanti ancora parecchio. Ma dico io, se dessimo sempre retta alla ragione che vita sarebbe? Non basta tutto quel "studia, mangia, lavora, lava i denti, stai seduto, alzati presto, non bere troppo, parla piano, butta nel cestino, quello no che ti fa male...". L'elenco è infinito. Quindi sono pienamente daccordo con W. Allen quando dice "qualunque amore riusciate a dare o ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia...basta che funzioni!"
Voglio vivere la vita, rischiare, giocare, vibrare, mescolare, amare, tentare e lasciarmi tentare, gustare, correre e rincorrere, scoprire, urlare, sorridere e gioire, condividere e unire, abbracciare e baciare, guardare e sognare, annusare, desiderare. Basta che funzioni!