domenica 26 luglio 2009

Signori non si diventa

So esattamente cosa vorrei dire. So esattamente anche come lo direi. Ma stavolta è troppo. Di sicuro offenderei qualcuno. E che si offendano pure quei mezz'uomini, quelli che si credono tanto bravi perchè ti strappano un sorriso. Guardate, cari miei, che il talento non sta nell'essere tanto abili da diventare argomento di conversazione con le amiche. Di qualcosa dobbiamo pur parlare, Vanity Fair si legge in poche ore e quindi nel tempo che resta...
Volendo trovare una metafora direi che in giro, in una città come Milano, ci sono un sacco di maschietti capaci di dare gran il sfoggio di sé ma di esaurirsi velocemente.
Avete presente Nick Camen? Ve lo ricordate? 1 sola canzone, gran clamore, il talento scoperto da Madonna e poi...il nulla. Tutto qui? Beh poi Madonna, la grande Madonna, ha perso la giovinezza ma non il vizio. Sempre ragazzi molto giovani, non ultimo Jesus. Sua mamma quando lo ha battezzato ha giusto un filo peccato di presunzione. Bello è bello. Ma come tutti i giovani Madonna si renderà conto che dopo avergli fatto fare un giro al Luna Park, avergli comprato le caramelle, lui non avrà attenzioni per lei. Così la signora si dirà: "caro Jesus, sei bravo a letto, hai un corpo da favola, ma il vero signore si vede fuori dal letto".
E il povero Jesus un giorno si morderà i gomiti. Peggio per lui, ha avuto una grande occasione e se l'è bruciata. Dovrà crescere per capire che signori non si diventa.

lunedì 20 luglio 2009

Sul rovente asfalto

Oggi è accaduta una cosa strana. A dire il vero oggi sono accadute molte cose strane. Ma non voglio raccontarle tutte. Solo un gesto degno di nota.
Autostrada VE-MI, ore 14.40, sole che bruciava, poco dopo l'uscita di Agrate all'improvviso ci si ferma.
Un gran brutto incidente si viene a sapere dal camionista che è fermo accanto a me, perchè loro con CB si dicono tutto. Una vera community, reale non virtuale.
Il termometro sull'automezzo del signore tutto tatuato sul collo segna 37°. Si scende per sgranchirsi un po' le gambe e per sentirsi meno sconsolati. Però fa troppo caldo. Il refrigerio lo da l'ombra di un TIR con la targa appesa col fil di ferro.
Passano 5 ambulanze, chissà quanti mezzi dei vigili del fuoco e l'elicottero minaccia ore interminabili da passare lì.
In quei pochi mq di ombra c'è una famiglia di Barcellona ed un signore inglese con un accento adorabile. Improvvisamente siamo tutti amici. Tutti vicini di ombrellone.
E poi c'è il signore gentile, quello che scende dalla Jaguar alla mia destra. Si preoccupa perchè in auto con me c'era Ricky che aveva caldo e sete. Si rammarica di non avere dell'acqua da offrirmi.
Passa un'ora, poi due. Ricky nel frattempo si è addormanetato meno male. Il signore gentile mi si avvicina e mi da una bottiglia d'acqua, fresca gelata. Ma dove l'avrà trovata quella bottiglia fresca gelata? Fuori ancora 37°. Dice che lui mica muore. Me la regala. Che gentile. Che bel gesto.
Grazie lei è molto gentile.